Dacci Oggi il Nostro Rock Quotidiano - l'Ebook

ebook

Ho raccolto in un unico Ebook scaricabile gratuitamente CLICCANDO QUI tutti gli articoli musicali usciti tra il settembre del 1998 ed il settembre 2000 su una rivista romana di attualità.

Allepoca volevo diventare giornalista pubblicista ed ero riuscito ad ottenere questa rubrica di musica. Non che fosse un grande successo (il giornale aveva una tiratura limitata e non ho mai capito a chi era rivolto), ma ero lo stesso molto contento.

Chiunque abbia tentato lesame per liscrizione allAlbo dei Giornalisti, infatti, sa bene che per raggiungere gli articoli necessari bisogna essere disposti a tutto: dal seguire le partite di calcio dei bambini la domenica mattina alle 9 a scrivere di liti di quartiere per la cronaca locale.
In questo caso, invece, a parte il vincolo di parlare di un uscita discografica del momento, ero libero di scrivere quello che volevo.

Rileggendo gli articoli a distanza di quasi quindici anni ho trovato degli spunti interessanti che mi hanno fatto pensare a questa raccolta.
Alcuni sono articoli di attualità che oggi potremmo iniziare a definirestorici:
Losvecchiamentodi Battiato con passaggio alla musica elettronica (che allepoca fece discutere), lamultimedialitàdei Bluvertigo che presagiva il futuro televisivo del suo leader Morgan; la stroncatura totale di Infinito dei Litfiba - che a seguito di quel disco si sciolsero - o la visita a Roma di Emir Kusturica ai tempi della guerra in Bosnia.

La cosa che più mi ha stupito, però, è il modo di concepire e di fruire la musica di quindici anni fa che è esattamente lo stesso di oggi.
Psyence Fiction degli Unkle e Surrender dei Chemical Brothers sono due esempi già maturi di musica “elettronica” dove le parti suonate avevano già lasciato il posto ai sintetizzatori ed ai campionatori e dove l’arrangiamento del pezzo aveva lasciato il posto al concetto di “remix”.
Non solo, ma almeno 6 o 7 anni prima dellavvento del tanto venerato IPod, la musica ascoltata in Mp3 era già una consuetudine ed il RIO (chi se lo ricorda?) aveva fatto nascere già allora lannoso dibattito dei diritti dautore, delle battaglie delle Major contro il download illegale e degli artisti che iniziavano a ribellarsi alle vecchie logiche di fruizione e commercializzazione della musica (vedi l'articolo sugli Underworld).

La sensazione che mi ha lasciato la lettura degli articoli, insomma, è che a differenza delle decadi precedenti, ognuna delle quali con le sue mode e la sua musica facilmente riconoscibile, gli anni 2000 non sono riusciti a creare idee e forme musicali caratteristici. 
Unulteriore riprova è data dal fatto che la maggior parte degli artisti recensiti fanno ancora parte degli scaffali delle novità dei negozi di dischi (virtuali e reali) di oggi.

In definitiva questa raccolta non fa altro che confermare le tesi di cui spesso mi trovo a scrivere sul mio nuovo blog, qui però in una forma nuova.
Anzi vecchia di 15 anni.

Buona lettura!
Antonio Saluzzi SHRC - 18 gennaio 2013

SCARICA L'EBOOK


I singoli articoli li puoi leggere direttamente online:

I Dischi del 1998


I Dischi del 1999


I Dischi del 2000

Commenti